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🇮🇹 La ferriera di Mongiana fu fondata nella seconda metà del XVII secolo per volere di Ferdinando IV di Borbone ed è considerata l’ultima testimonianza di attività fusorie in Calabria.
Mongiana è il risultato di antecedenti ferriere, denominate “ferriere vecchie” che facevano parte del demanio della città di Stilo, dove però l’abuso di legname per la produzione del carbone vegetale portò allo spostamento della produzione nella località di Cima, detta poi Mongiana.
Posta nelle immediate vicinanze dei corsi d’acqua, fu più volte ricostruita dopo varie alluvioni.
Nel 1852, dopo il Congresso di Vienna, il governo borbonico fece costruire a Mongiana una moderna fabbrica d’armi per la produzione di armi leggere. Con l’Unità d’Italia la fabbrica continuò la produzione fino alla metà del 1860 ed in seguito fu prima declassata a “officina trasformazioni” poi dismessa definitivamente.
Nel 2013 è stato attivato un progetto di riqualificazione dell’area che si è concluso con l’inaugurazione del Museo delle Reali Ferriere Borboniche. Il percorso espositivo del museo è sviluppato in due aree: quella esterna, un meraviglioso esempio di archeologia industriale ed il museo vero e proprio che, attraverso testimonianze archivistiche e strumenti digitali, fa rivivere allo spettatore il clima dei lavoratori dell’epoca.
🇬🇧The foundry of Mongiana was built in the second half of the 17th century, thanks to Ferdinando IV Bourbon and it is considered the last evidence of the iron-smelting industry in Calabria.
Mongiana is the result of some ancient foundries, also known as “ferriere vecchie” that belonged to the city of Stilo. The wood’s overconsumption for the production of charcoal in Stilo, caused the shift of the production in the city of Cima, later named Mongiana.
The city, located very close to the waterways, was flooded several times and it had to be rebuilt.
Following the Vienna Congress, Bourbons came to power in 1852 and built a modern weapons factory in Mongiana.
As Italy was united, the factory kept producing until mid-1860, when it was downgraded as “transformation workshop” and then definitively abandoned.
In 2013, a restoration plan of the area was set in motion, until the opening of the “Museo Delle Reali Ferriere Borboniche”.
The exhibition is organized in two parts: the external one, which is a magnificent example of industrial archaeology, and the present museum, which aims to restore the working atmosphere of the time, thanks to testimonials and digital techniques.