“Si entrava, tre piccole stanze: subito una sala d’aspetto e ai due lati due porte.
Sulla sinistra dei letti nella sala per le visite e le degenze, sulla destra un calderone con l’ acqua sempre sul fuoco a bollire: serviva per sterilizzare gli strumenti del mestiere. Fisso nella memoria quel continuo suono gorgogliante dell’acqua, quel calore costante, in tutte le stagioni dell’anno e quell’odore di igienizzate che anche oggi ci accompagna nelle nostre visite dal dottore.”
Questi sono i ricordi del nipote di un infermiere dell’Ilva quando, molto piccolo, si recava a far visita al nonno Sabatino Mezzetti, in servizio presso lo Spedal-Ricovero di Follonica dal 1927 al 1956.
Tra il 1838 e il 1841 fu realizzata la costruzione del così detto Spedal Ricovero, ordinata dal Granduca, favorendo la formazione di una popolazione stabile, residente a Follonica.
Al pian terreno lo Spedal – Ricovero ospitava i locali della farmacia e della condotta medica, due sale ospedaliere (una per gli uomini e l’altra per le donne), in tutto 16 letti e la scuola di disegno.
Al piano superiore si trovavano le abitazioni del medico, del farmacista e degli insegnanti.
“Entering, you found three small rooms: a waiting room and two doors on both sides.
On the left side, there were some beds, the examination room and hospitalization.
On the right side, a pot of water always on the fire to boil: it was used to sterilize the tools of the trade. Stuck in the memory, the bubbling sound of the water, that constant heat in every season of the year and that sanitizing smell which comes with us today, during our doctor visits.”
These are the memories of the nephew of a Ilva nurse when he was a little child and went to visit his grandparent Sabatino Mezzetti in service at the hospital of Follonica from 1927 to 1956.
Between 1838 and 1841 the Grand Duke ordered the construction of the so called “Spedal-Ricovero”, a hospital which encouraged the establishment of a steady population, based in Follonica.
On the ground floor the building hosted the pharmacy, the medical conduct and two hospital rooms (one for women and one for men), for a total of 16 beds and the School of Design. On the upper floor there were the houses of the doctor, the pharmacist, and the teachers.