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➡ Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa
🇮🇹 Il museo ferroviario è stato realizzato laddove sorgeva il reale opificio borbonico di Pietrarsa, struttura concepita da Ferdinando II di Borbone nel 1840 come industria siderurgica e dal 1845 come fabbrica di locomotive a vapore.
Nel 1853 a Pietrarsa prestavano la loro opera circa 700 operai facendo dell’opificio il primo e più importante nucleo industriale italiano oltre mezzo secolo prima che nascesse la Fiat e 44 anni prima della Breda.
La struttura ebbe varie visite importanti tra cui lo zar di Russia, Nicola I, che manifestò l’intenzione di prendere Pietrarsa a modello per il complesso ferroviario di Kronstadt e nel 1849 anche del papa Pio IX.
Con l’Unità d’Italia l’opificio di Pietrarsa entrò in una fase difficile, infatti fu ridimensionato: i posti di lavoro si ridussero a 100 finché nel 1877 lo Stato assunse direttamente la gestione sotto la direzione dell’ingegnere Passerini che ne risollevò le sorti e ne migliorò la produttività; da allora e fino al 1885 vennero prodotte ulteriori 110 locomotive.
Con l’avvento dei nuovi sistemi di trazione elettrica e poi diesel, ebbe inizio il lento ma inesorabile declino, culminato il 15 novembre 1975 con il decreto di chiusura e la decisione di fare di Pietrarsa un museo ferroviario a tutti gli effetti, sfruttando i vecchi capannoni della prima fabbrica di locomotive d’Italia.
Nel museo sono esposte celebri locomotive, tra cui la carrozza-salone del treno dei Savoia, attualmente “Treno della Presidenza della Repubblica Italiana”.
🇬🇧 Pietrarsa’s national railway museum was built in an old Bourbon’s factory. This factory was built by Ferdinando II Borbone in 1840 as a steel industry and locomotive plant. In 1853, 7000 people worked in the factory. In this period Pietrarsa’s factory was the most important industrial pole in Italy, 50 years before the Fiat plant in Turin, and 44 years before Breda’s society in Milan. Tsar Nicola I visited Pietrarsa and got the inspiration to build new factories in Russia. In 1849 Pope Pio IX visited the factory too. After 1861 only 100 workers remained, but in 1877 Italian State took over the factory and improved the productivity. In 1975 the factory was definitely closed, it soon became a locomotive’s museum. Today famous locomotives including Savoy’s family train are exhibited in the museum.