Alessandro Bazan, Pieno vuoto, olio su tela, 2009
Il dipinto di Alessandro Bazan della Pinacoteca Civica di Follonica non è tanto un paesaggio, quanto il racconto di esso: con taglio cinematografico, tre personaggi dai corpi esili e nodosi osservano le tenebre calate sul mare. Le figure rivolgono lo sguardo verso l’orizzonte, non vediamo i volti che, tra le luci delle case e l’incresparsi dell’acqua, celano ricordi e speranze. Il linguaggio del pittore è espressivo, le pennellate veloci, i colori accesi e in forte contrasto. L’artista tratteggia una notte fredda, malinconica, il “pieno vuoto” del titolo sembra alludere a una sensazione interiore.
Pittore figurativo, Alessandro Bazan è esponente e capofila dagli anni ‘90 della cosiddetta Scuola di Palermo. Tra le sue esposizioni si ricorda l’antologica Jazz Paintings nel Palazzo della Penna a Perugia, con catalogo a cura di Luca Beatrice (2005), la personale alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo (2012) e la partecipazione alle Quadriennali di Roma del 1999 e del 2008.
Sue opere fanno parte della permanente del Museo di Arte Contemporanea di Palermo a Palazzo Riso. Vive e lavora a Paleremo dove è docente di Fenomenologia del corpo, Elementi di morfologia e dinamiche della forma, Anatomia dell’immagine, Anatomia artistica e Disegno per la scultura presso l’Accademia di Belle Arti.