Topografia Sensoriale Partecipata di Masiar Pasquali
Un’installazione sonora che racconta Follonica attraverso le persone che la abitano
Topografia Sensoriale Partecipata è un progetto artistico di Masiar Pasquali in cui ha registrato 100 racconti di 100 persone di tutte le età e provenienze che hanno intrecciato la propria vita con Follonica. I racconti saranno ascoltabili in un ambiente di privazione sensoriale nei suggestivi sotterranei della Biblioteca della Ghisa nell’area ex-Ilva. Un luogo finora mai utilizzato, raramente aperto, che viene restituito per la prima volta alla comunità. Sarà visitabile gratuitamente dal 26 agosto all’8 ottobre da 10 persone alla volta. Il progetto poggia le sue basi su un intenso lavoro antropologico e sociologico durato cinque mesi. I narratori hanno scelto e raccontato un luogo della città per loro importante, significativo, un luogo che ha fatto di loro quello che sono. Queste voci, vanno a dipingere un affresco di Follonica, dei suoi luoghi pubblici e privati, scomparsi o trasformati, del suo modo di essere e apparire attraverso gli
sguardi e le esperienze personali dei narratori.
BIOGRAFIA MASIAR PASQUALI
Masiar Pasquali (fotografo, video-maker e artista) classe 1983, cresce a Follonica ma attualmente vive e lavora a Milano. Ha vissuto e lavorato anche a Parigi, Londra e New York. Da molti anni, in parallelo alla sua attività di fotografo di scena del Piccolo Teatro di Milano, sviluppa numerosi progetti artistici, fotografici e video installazioni.
Topografia Sensoriale Partecipata è il primo progetto in cui abbandona l’immagine (statica o in movimento) per affidarsi totalmente all’immaginazione del visitatore.
COMMENTO DI BARBARA CATALANI, ASSESSORA ALLA CULTURA DEL COMUNE DI FOLLONICA
“Il progetto è stato finanziato e condiviso dal Comune di Follonica attraverso il quale si è avviata un’intensa collaborazione sia per l’individuazione delle persone ma, anche e soprattutto, per la condivisione degli spazi scegliendo i sotterranei della Biblioteca come un luogo privilegiato dove poter ospitare un’installazione così significativa e importante. Il progetto è stato fortemente apprezzato sia per le celebrazioni del centenario ma anche in virtù di quella che è la visione che in questi anni abbiamo avuto della città, cioè quella fatta attraverso le voci dei cittadini. Noi abbiamo avviato, in tutti questi anni, un’intensa collaborazione con tutta la società civile di Follonica cercando di costruire con loro progetti culturali attraverso il mondo delle associazioni ma anche con i singoli cittadini in modo che ci fosse una attivazione dal basso. Il fatto che questa mappa della città restituisca voce ai cittadini lo rende quindi un
progetto affine al nostro progetto politico. Lo abbiamo quindi sostenuto, non solo economicamente, ma anche culturalmente perché lo riteniamo estremamente vicino al nostro modo di pensare. E’ un modo di restituire quello che qualcuno, più importante di noi, ha definito il respiro della città. Cioè ricostruire attraverso le voci e le testimonianze delle persone una mappa urbana di quelli che sono i luoghi significativi. Progetti di questo tipo arricchiscono non soltanto la sezione culturale, ma anche quella urbanistica e topografica della città. Perché poi, alla fine, ci forniscono davvero il senso, il sentimento e il respiro della città.”
Barbara Catalani, Assessora alla Cultura del Comune di Follonica
APPROFONDIMENTO SUL PROGETTO
Topografia Sensoriale Partecipata è un progetto artistico che poggia le sue basi su un intenso lavoro antropologico e sociologico durato cinque mesi. Masiar Pasquali ha registrato le voci di cento persone che hanno intrecciato la propria vita a quella di Follonica. Ognuno di loro ha scelto e raccontato un luogo della città per loro importante, significativo, un luogo che ha fatto di loro quello che sono. Condividendo le loro esperienze, hanno dato forma a cento racconti (personali, storici, ironici, sognanti, intimi, commoventi e taglienti) che, nel loro insieme, vanno a dipingere un affresco della città, dei suoi luoghi pubblici e privati, scomparsi o trasformati, del suo modo di essere e apparire attraverso gli sguardi e le esperienze personali dei narratori. Persone di età, formazione, provenienza e caratteristiche dalle più
disparate, a volte opposte, ma che hanno qualcosa in comune: un territorio antropizzato stretto tra mare e boschi.
Tra i narratori ci sono studenti e studentesse, negozianti, stranieri/e, non vedenti, professionisti/e, sportivi/e, vecchi follonichesi, persone con fragilità, imprenditori e imprenditrici, musicisti/e, artisti/e, insegnanti… Tutti loro hanno condiviso un pezzo di sé davanti a un microfono. Nessuna delle loro voci avrà un nome e non ci sarà un elenco dei luoghi narrati in modo che non ci possa essere una sovrastruttura o un pregiudizio sul racconto ma si possa porre la massima attenzione alle parole e alle emozioni. Alcuni luoghi tornano nei racconti, ma risultano sempre diversi come diversa è la persona che li racconta e quello che ha passato.
Il visitatore vivrá un’esperienza di ascolto intima e immersiva in un ambiente di privazione sensoriale, fatto di pietra e terra, nei sotterranei della Biblioteca della Ghisa di Follonica. Un luogo finora mai utilizzato, raramente aperto, che viene restituito per la prima volta alla comunità.
Chi vorrà vivere l’esperienza consegnerà un documento, ritirerà delle cuffie e potrà sedersi su delle poltrone poste in modo da non poter incrociare sguardi altrui o cedere alle distrazioni. Il visitatore potrà chiudere gli occhi, concentrarsi e abbandonarsi, per tutto il tempo che vuole, alle parole dei narratori. Più racconti ascolterà, maggiore sarà la comprensione della città e della natura del progetto.
L’ingresso sarà libero, l’accesso sarà consentito a massimo dieci persone alla volta e l’installazione sonora durerà per più di un mese, dal 26 agosto all’8 ottobre, cosicché, chi vorrà, potrà tornare più volte per approfondire e scoprire nuovi racconti.