La Pinacoteca Civica di Follonica venne costruita sulle fondamenta degli Scottieri del ferro, una costruzione utilizzata dalla fine del Settecento per ricevere dal pontile apposito il metallo elbano. Adibita dagli anni ’20 del secolo scorso a Casa del Fascio, ospitò iniziative a carattere propagandistico fino alla liberazione della città avvenuta nel 1944. In seguito l’edificio assunse il ruolo di Casa del Popolo, poi divenne sede di diverse Associazioni e della Banda cittadina, fino al 1995, quando ha assunto il ruolo di museo per cui è conosciuto oggi.
Questo spazio culturale, posto nel centro della città davanti al mare, da sempre si integra nella comunità cittadina. Il suo patrimonio si è formato da un primo nucleo di opere donate da artisti e associazioni follonichesi, che hanno fatto della Pinacoteca un luogo di interazione e di incontri. Tuttavia nel tempo, con il susseguirsi delle varie amministrazioni, il museo ha attivato delle trasformazioni. Dal 1997, per circa un decennio, ha ospitato il Centro Studi d’Arte Carlo Pepi che, grazie alla collaborazione del collezionista e critico d’arte, ha permesso alla struttura di ospitare mostre di altissima qualità, con opere dell’Ottocento e del Novecento, fra cui molti disegni dei Macchiaioli. Da più di un decennio si è dedicata alle molteplici manifestazioni dell’arte contemporanea, organizzando mostre di pittura, scultura, grafica, fotografia, installazioni site specific di artisti contemporanei di rilevanza nazionale. Ogni evento espositivo è sempre accompagnato da incontri, conferenze a tema, proiezioni.
Un posto particolare occupa il pubblico dei bambini e dei ragazzi, che cresce ogni anno e partecipa alle moltissime attività didattiche curate da professionisti e rivolte alla scuola e alle famiglie. Nonostante l’ampio respiro di azione, che vede protagonisti, come artisti o curatori molte personalità nazionali ed internazionali, periodicamente sono programmate mostre di pittori locali o delle collezioni permanenti, con il coinvolgimento di esperti del territorio e delle numerose associazioni locali.
The Pinacoteca Civica was built on the foundations of the “Scottieri del ferro”, a building used since the end of the eighteenth century to receive elban metal from the specific pier. Used as Casa del Fascio since the 20s of the last century, it hosted propaganda initiatives until the liberation of the city in 1944. Later, the building assumed the role of Casa del Popolo, then became the seat of several associations and of the city band, until 1995, when it took on the role of museum. This cultural space, located in the city center, facing the sea, has always been integrated into the community. Its patrimony was formed by a first core of works donated by local artists and associations, which made the Pinacoteca a place of interaction and meetings. However, over time, with the succession of various administrations, the museum has been transformed. Since 1997, for about a decade, it hosted the Centro Studi d’Arte Carlo Pepi which, thanks to the collaboration of the collector and art critic, allowed the structure to host exhibitions of the highest quality, with works from the Nineteenth and Twentieth Century, including many drawings by the Macchiaioli. For over a decade, it was dedicated to many manifestations of contemporary art, painting exhibitions, sculpture, graphics, photography, site-specific installations of contemporary artists of national importance. Each exhibition event is always accompanied by meetings, themed conferences, and projections. A particular place is occupied by children and young people public, which grows every year and participates to the many educational activities organized by professionists and applied to schools and families. Despite the wide range of action, which sees many national and international personalities as protagonists, artists or curators, exhibitions of local painters or permanent collections are scheduled periodically, with the involvement of local experts and a lot of local associations.