C’era una volta una mostra…
🇮🇹 Il 24 Maggio 1915 l’Italia scende ufficialmente in campo nella Prima guerra mondiale. Questo conflitto bellico è molto importante per la configurazione degli stati generali dell’Europa. La mostra “Il drago e lo sguardo”, curata da Michele Fucich e da Textus associazione con il contributo dei due nuclei fotografici familiari, della collezione Ferruccio Malandrini e del Museo storico del Trentino, pone una riflessione interessante sull’intera vicenda storica. L’esposizione, ospitata nella Pinacoteca Civica di Follonica dal 10 Novembre 2018 al 20 Gennaio 2019, rappresenta diversi sguardi in contrapposizione: quelli più amatoriali come le immagini fotografiche dell’ufficiale maremmano, Luigi Menoni e del soldato semplice bavarese Ludwig Schamal con quelle propagandistiche della stampa ufficiale. Altre sezioni importanti riguardano il rapporto tra fotografia e commemorazione e il cinema internazionale di Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian, dove la manipolazione di materiale di archivio mostra la violenza e la brutalità della guerra ponendo una riflessione universale che coinvolge passato e presente.
🇬🇧On 24 May 1915, Italy officially took the field in the First World War. This war conflict is very important for the configuration of the general states of Europe. The exhibition “Il dragone e lo sguardo”, curated by Michele Fucich and Textus cultural association with the contribution of private collections, Ferruccio Malandrini collection and the historical museum of Trentino, is an interesting reflection on the whole historical event. The exhibition, held from 10 November 2018 to 20 January 2019 at Pinacoteca Civica. Here are presented different views: the amateur pictures by the officer from Maremma Luigi Menoni and those by the bavarian soldier Ludwig Schamal, in contrast with the propaganda official press photos. Other important sections concerned the relationship between photography and commemoration and the international cinema of Angela Ricci Lucchi and Yervant Gianikian, where the manipulation of archive materials shows the violence and brutality of the war prouding a universal reflection between past and present.